Zimoser: Scheda Tecnica e Prescrivibilità

Zimoser: Scheda Tecnica e Prescrivibilità

Il nuovo prodotto è stato ben tollerato nello studio e ha avuto un profilo di sicurezza paragonabile a quello della somatropina. Ci si è quindi chiesto se fosse possibile, somministrando l’ormone della crescita in forma sintetica, prevenire o quantomeno rallentarealcuni dei cambiamenti più tipicamente legati all’invecchiamento, come la diminuzione della massa muscolare e ossea. L’ormone della crescita, noto anche come ormone somatotropo o somatropina (Growth Hormone, GH o STH), è una proteina prodotta dall’ipofisi, una piccola ghiandola localizzata alla base del cervello, a sua volta controllata da un’area cerebrale detta ipotalamo.

Altri invece limitano la reazione biologica necessaria per trasformare lo iodio nei componenti degli ormoni tiroidei. Tra questi ci sono gli ioduri (la soluzione di Lugol) e le tioammidi (il metimazolo e il propiltiouracile). Subito dopo il parto, i valori di TSH tornano ai livelli di quelli pre-concepimento, quindi si somministrano dosi di farmaco pari a quelle assunte prima della gravidanza. Gli ormoni tiroidei sintetici vengono assunti per bocca e sono assorbiti nell’intestino, ma il loro assorbimento è molto influenzato da cibo (caffè, crusca, soia) e per questo è bene assumerli a digiuno (almeno 1 h prima dei pasti). La liotironina (T3) è in grado di dare, in questi casi, delle risposte più rapide e quindi si usa quando è necessario spegnere rapidamente l’attività della tiroide. Sono presenti formulazioni contenenti solo T4, la levotiroxina, o solo T3, la liotironina o l’associazione dei due ormoni, il liotrix.

Sono state fatte sperimentazioni del metodo Di Bella negli esseri umani? Che risultati hanno dato?

Quando si utilizza l’autoiniettore easypod o l’iniettore a penna aluetta la cartuccia viene lasciata nel dispositivo. L’acromegalia ha un’incidenza annua di 3-4 casi per milione di abitanti, ma la prevalenza riportata di 40 casi per milione è in realtà sottostimata per la tardività della diagnosi e il misconoscimento sul territorio. Qualche autore infatti ne riporta un’incidenza fino a 90 casi per milione https://www.foodzu.com/blog/gli-effetti-collaterali-del-testosterone-un/ di popolazione. La patologia viene diagnosticata dopo circa 7-9 anni dall’insorgenza e secondo alcuni autori anche dopo 10 anni a causa degli scarsi sintomi iniziali della malattia. La mortalità per causa acromegalica è legata per il 60% ad accidenti cardiovascolari (prenota una visita cardiologica), per il 25% a patologia respiratoria (prenota una visita pneumologica) e per il 15% circa a neoplasia.

  • Trattamento di alcuni disturbi del sistema endocrino (responsabile della produzione degli ormoni) e per contrastare i sintomi associati al Morbo di Parkinson.
  • Spesso, alla base di un’obesità importante, potrebbe anche esserci un problema di ipotiroidismo non corretto.
  • Nell’uomo, i valori plasmatici di ormone della crescita variano da 1 a 5 ng/ml; sotto stress o dopo un grosso carico allenante possono verificarsi picchi di 10 ng/ml.
  • Bisogna, altresì, richiedere delucidazioni al medico su come comportarsi se, durante la terapia, ci si ammala, si contrae un’infezione, se si ha la febbre, se si è particolarmente stressati o ci si ferisce.
  • È presente anche il rischio di un uso improprio in soggetti sani per migliorare le prestazioni sportive.

Anche per questo è molto importante segnalare al proprio medico tutto ciò che si assume al di fuori delle sue prescrizioni, comprese le vitamine, i prodotti da banco o da erboristeria. I pazienti con deficit dell’ormone della crescita associato a ipopituitarismo generalizzato Ipopituitarismo generalizzato L’ipopituitarismo generalizzato si riferisce a una sindrome da deficit ormonale dovuta alla parziale o completa perdita di funzione del lobo anteriore dell’ipofisi. Maggiori informazioni (panipopituitarismo) avranno anche la carenza di uno o più altri ormoni ipofisari (p. es., ormone follicolo stimolante, ormone luteinizzante, ormone adrenocorticotropo (ACTH), ormone stimolante la tiroide (TSH), ormone antidiuretico). Tutti i pazienti con sindrome di Prader-Willi devono inoltre essere sottoposti a controllo attento del peso prima e durante il trattamento con l’ormone della crescita. Se in corso di valutazione di ostruzione delle vie respiratorie superiori sono osservati risultati patologici, il bambino deve essere indirizzato ad uno specialista in otorinolaringoiatria per il trattamento e la risoluzione del disturbo respiratorio prima di iniziare il trattamento con l’ormone della crescita.

L’ormone della crescita

Nei pazienti affetti da carenza di ACTH la terapia sostitutiva con glucocorticoidi dovrà essere attentamente adattata in modo da evitare qualsiasi effetto inibitorio sull’ormone della crescita. All’inizio della terapia, è raccomandato l’utilizzo di basse dosi di somatropina, pari a 0,15-0,3 mg, somministrate quotidianamente per via sottocutanea. Tale dose deve essere modificata gradualmente, tenendo sotto controllo i livelli del fattore di crescita insulino-simile 1 (IGF-1). La dose finale raccomandata di ormone della crescita raramente è superiore a 1,0 mg/die. Molti tumori del seno hanno sulla superficie delle loro cellule recettori per gli estrogeni, per il progesterone o per entrambi.

  • I dati forniti dagli utenti non saranno comunicati a soggetti terzi salvo che la comunicazione sia imposta da obblighi di legge o sia strettamente necessario per l’adempimento delle richieste e di eventuali obblighi contrattuali.
  • I picchi maggiori si riscontrano durante il sonno, in particolare con l’inizio del sonno.
  • I bambini con ipopituitarismo possono presentare episodi di ipoglicemia a digiuno che vengono annullati dalla terapia con somatropina.
  • La rimborsabilità di somatrogon si basa sui dati di uno studio randomizzato di fase 3 condotto in più di 20 paesi per confrontare la sicurezza e la sua efficacia rispetto alla somatropina somministrata una volta al giorno, su un campione di 224 bambini in età prepuberale con deficit di GH non trattato.
  • In Italia la spesa per acquistare questo ormone è tra le prime venti voci del bilancio per l’acquisto di farmaci a carico del Servizio Sanitario Nazionale.

In generale si è osservato che la somministrazione di somatropina ai pazienti affetti da deficit dell’ormone della crescita riduce l’LDL nel siero e l’apolipoproteina B; si può osservare anche una riduzione del colesterolo sierico totale. I dati di uno studio sull’interazione effettuato in pazienti adulti con deficit di ormone della crescita indicano che la somministrazione di somatropina può aumentare la clearance di sostanze metabolizzate dal citocromo P450 isoenzimi. La clearance di sostanze metabolizzate dal citocromo P450 3A4 (steroidi sessuali, corticosteroidi, anticonvulsivanti e ciclosporina) può essere particolarmente aumentata per cui i livelli di plasma di queste sostanze risultano più bassi.

Nei soggetti con GHD isolato, l’MPHD è stato diagnosticato in sette (4,2%) dopo una media di 35,4 mesi (intervallo, da 9,4 a 68,0). Nell’intera coorte, tre soggetti (0,9%) hanno sviluppato la disglicemia e nessun soggetto ha presentato test di funzionalità epatica o renale persistentemente anormali. Sulla base di questi risultati gli autori ritengono che sia evidente un ruolo limitato per lo screening di routine per l’individuazione della MPHD nei bambini con GHD isolato idiopatico o per gli effetti avversi in bambini altrimenti sani. Lo screening biochimico di routine per la MPHD deve essere limitato a quelli con una risonanza magnetica anormale. In entrambi i casi, l’obiettivo del trattamento è il raggiungimento di concentrazioni del fattore di crescita insulino-simile (IGF-I) entro 2 SDS della media corretta per l’età. Ai pazienti con concentrazioni di IGF-I normali all’inizio del trattamento deve essere somministrato l’ormone della crescita fino a un livello di IGF-I entro l’intervallo superiore di normalità, senza superare le 2 SDS.

Nel caso questo venga diagnosticato si deve considerare una diagnosi di ipertensione endocranica benigna e, se del caso, la terapia con ormone della crescita deve essere interrotta. Non devono essere trattati con GENOTROPIN i pazienti in terapia intensiva che soffrono di complicazioni a seguito di intervento chirurgico a cuore aperto, intervento all’addome, traumi accidentali multipli, deficit respiratorio acuto o condizioni simili. (Per quanto riguarda i pazienti in trattamento con terapia sostitutiva, vedi sezione 4.4. Avvertenze speciali e opportune precauzioni d’impiego). Per la titolazione del dosaggio si possono anche usare come riferimento la risposta clinica e gli effetti collaterali. È noto che vi sono pazienti con GHD per i quali i valori di IGF-I non si normalizzano nonostante la buona risposta clinica e di conseguenza in questi casi non è necessario aumentare il dosaggio.

Cos’è l’ormone della crescita?

Non esistendo dei protocolli standard e chiari sulla cosiddetta terapia Di Bella e non essendo stati adeguatamente testati gli eventuali effetti avversi, non è possibile sapere con precisione quali essi possano essere dopo la somministrazione. La sperimentazione ha comunque verificato che la cosiddetta terapia Di Bella non è priva di effetti collaterali, che possono includere nausea, vomito, diarrea, aumento dei livelli di zucchero nel sangue, diminuzione eccessiva della pressione sanguigna, sonnolenza e disordini neurologici. Non si conoscono infine le possibili interazioni con altri farmaci o con alimenti, anche se alcuni dei componenti della cosiddetta terapia Di Bella potrebbero interferire con antidolorifici, farmaci per la pressione e alcuni antibiotici e antivirali.

Come stimolare l’ormone della crescita

L’ormone della crescita (Growth Hormone, GH) è impiegato nella cura di patologie con deficit totale o parziale di GH e di patologie con normale secrezione dello stesso, sia in età pediatrica che in età adulta. Si tratta di malattie con diversa eziologia che richiedono un trattamento cronico, a volte anche per tutta la vita. Nei bambini piccoli i livelli di produzione dell’ormone della crescita sono normalmente bassi, aumentano in maniera graduale durante l’infanzia fino ad arrivare, durante la pubertà, a un picco che coincide con il periodo di maggiore velocità di crescita.